Lavoratori, leggi e riforme.

Relatore: Rossetti
Responsabili: Fantino Marco e Viglianco Nicola

Numerosi studenti hanno preso parte a quest'attività, che è stata supportata dall' intervento del professor Rossetti. La mancanza di una controparte a favore delle riforme del governo ha pesato molto sullo sviluppo della discussione, che in questo è stata sfavorata da una mancanza di interventi contrapposti che aprissero un vero dibattito.
Il discorso si è articolato attorno a tre aspetti principali di alcune riforme e del rapporto tra i lavoratori e il governo:

  • Statale: la propaganda e le informazioni mediatiche riguardanti i lavoratori statali sono spesso pessimistiche e infamanti nei loro confronti. A causa di questo, l'immagine dei docenti, il loro ruolo e le loro capacità vengono spesso svalorizzate nell'ideale collettivo. Si è invece convenuto all'interno del laboratorio che queste notizie hanno il solo scopo di screditare scuola e insegnanti, avendo uno scarsissimo riscontro nella realtà degli studenti. Ancora una volta l'informazione pilotata dai media e i luoghi comuni hanno il sopravvento sulla realtà dei fatti e sui problemi che noi studenti viviamo giorno per giorno.

  • Efficienza: L'efficienza delle riforme viene giustificata dalla presenza di sprechi e falle nel sistema scolastico. In sostanza, esistono difetti che diminuiscono il rendimento dell'istituzione scolastica e provocano sprechi di fondi. Con questo pretesto, di cui il gruppo di lavoro ha messo in dubbio l'obbiettività , il governo giustifica le proprie riforme scolastiche. Nell'ambito delle riforme si è messa in luce l'assoluta mancanza di dialogo tra chi scrive le leggi e chi invece, mette veramente in moto la struttura scolastica: gli insegnati. E' stato fatto l'esempio del'odierno dibattito sulla questione della "maestra unica". Nonostante questo sia un problema aperto e discusso da anni, la Gelmini ha semplicemente affermato in modo autoritario: "Per i bambini è meglio avere un maestro solo", ma i perché di questo vengono completamente taciuti, sempre che esistano.

  • Decisione: Questo governo opera con grande rapidità e autorità, emanando con decisione le sue riforme. Questo è innegabile. Altrettanto evidente è la mancanza di una controparte a cui il governo debba rendere conto. In questo momento di discussione si è anche riflettuto sul possibile cambimento della figura del docente nella nostra società. Abbiamo ritenuto fosse opinabile la scelta di trasformare insegnanti in liberi imprenitori nello scenario scolastico. In un sistema tale la precarità degli insegnanti porebbe essere usata come un mezzo per il direigente scolastico e si aprirebbero le porte alle ingiustizie preferenziali che già caratterizzano altri ambiti lavorativi. La scusa che questo sistema possa essere usato come sprone per un miglioramento del sistema scolastico e dei singoli isegnanti ci è parsa senza dubbio poco etica e scorretta.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo lavoro.....l'ho fatto io!!!cmqcomplimenti a tutti e viva la Cosa